Quando in un bosco ne percepisci la bellezza e diventi tutt'uno con il bosco, allora, intuitivamente, sei in armonia e in pace con le Dee e con gli Dei. Essi sono parte della nostra vera natura, la nostra Natura Profonda, e quando siamo separati dalla nostra vera natura, viviamo nella paura. Percepire questa normalità vuol dire dare un senso reale al vivere che è insito in tutte le cose.

Intraprendere la Via Romana al Divino significa iniziare un percorso di risveglio: praticando l'attenzione e la consapevolezza continua ci incamminiamo lungo una strada sapendo che ciò che conta è il cammino per sè più che la destinazione.

When you, entering a forest, perceive the beauty of the forest and you feel to be in a complete harmony with it, then, intuitively, you are in peace with the Deities. They are an essential part of our real nature, our Deep Nature, and when we are separated by our real nature we live in the fear. Perceiving such normality means giving a real sense to our lives.

Undertaking the Roman Via to the Deities implies a path to awakening: with the practice of continuing consciousness and awareness we undertake our walking knowing that taking the path is more important than the destination itself
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lunedì 13 giugno 2016

Lo Specchio

Lo specchio è un simbolo frequentemente rappresentato ed impiegato (e citato) nella Spiritualità Tradizionale Romana, così come in tutte le forme ed espressioni di Spiritualità Tradizionale Antica. 

Se si osservano inoltre gli specchi che sono stati ritrovati, possiamo notare che presentano sempre delle caratteristiche particolari tali da renderli difficilmente assimilabili agli specchi moderni. 

In effetti lo specchio non è mai uno strumento "profano", ma presenta sempre delle implicazioni complesse: lo stesso atto dello specchiarsi non è mai un gesto "neutrale", ma coinvolge sempre degli aspetti ricchi di senso e di significato. Di tutto questo oggi si è quasi completamente persa la memoria e non solo non riusciamo più a comprendere il "Senso dello specchio e dello specchiarsi", ma in modo totalmente profano, assimiliamo questo "strumento" ad una visione esclusivamente moderna quindi priva di senso simbolico. 

Lo specchio è un simbolo estremamente complesso ed in questa sede posso citare solo alcuni aspetti più evidenti.

Lo specchio è sempre legato a Dioniso ed è quindi sempre presente, anche come allusione, nei culti misterici. Lo specchio è un simbolo esoterico "sapienziale" ma, allo stesso tempo è simbolo dell'illusione perchè ciò che si vede nello specchio non esiste nella realtà, dato che è solo un riflesso. Lo specchio genera infatti "spettri".

Come già detto però lo specchio è simbolo di conoscenza (riflesso-riflessione) perchè guardando attraverso lo specchio la persona si conosce e si ri-conosce. La conoscenza pertanto significa portare il mondo "dentro lo specchio", ridurlo ad un riflesso che può essere osservato. Quando si guarda dentro lo specchio, si guarda sè stessi e si guarda il mondo. 

Inganno e conoscenza sono quindi intimamente legati (riflesso-riflessione) nel simbolo dello specchio e nell'atto di specchiarsi. Poichè inoltre attraverso questi riflessi conosciamo anche il contenuto divino del mondo, per mezzo del simbolo dello specchio conosciamo gli Dei e le Dee che si esprimono nell'apparenza. Conoscere, anche il Divino, significa specchiarsi, osservarsi, manifestarsi. Osserviamo noi stessi, osserviamo il mondo, osserviamo gli Dei e le Dee: e questo significa "conoscere". Osservare nello specchio l'immagine della nostra fisicità e materialità vuol dire approcciarsi al riflesso del Divino. Questo è il senso più profondo del concetto secondo cui "gli uomini e le donne sono fatti ad immagine e somiglianza degli Dei e delle Dee" (un concetto presente anche nel monoteismo, ma completamente confuso, maldestro, frainteso e profano). 

Il mondo che conosciamo è quindi un riflesso prodotto simbolicamente da uno specchio: è sicuramente illusione ed inganno, ma è in qualche modo comunque una forma di conoscenza, in particolare, di conoscenza razionale. Quella che oggi potrebbe essere definita come la "Conoscenza Scientifica". 

In questa immagine generata dallo specchio si confondono inganno e realtà, apparenza e divinità. La riflessione illumina, ma allo stesso tempo inganna. Noi stessi ed il mondo che osserviamo e crediamo di conoscere, siamo sono illusione creata da un gioco di specchi. La realtà sta oltre la conoscenza la cui comprensione si lega alla scelta della "via corretta": da un lato la "Via degli iniziati", dall'altra la "Via dell'umanità volgare".

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