Quando in un bosco ne percepisci la bellezza e diventi tutt'uno con il bosco, allora, intuitivamente, sei in armonia e in pace con le Dee e con gli Dei. Essi sono parte della nostra vera natura, la nostra Natura Profonda, e quando siamo separati dalla nostra vera natura, viviamo nella paura. Percepire questa normalità vuol dire dare un senso reale al vivere che è insito in tutte le cose.

Intraprendere la Via Romana al Divino significa iniziare un percorso di risveglio: praticando l'attenzione e la consapevolezza continua ci incamminiamo lungo una strada sapendo che ciò che conta è il cammino per sè più che la destinazione.

When you, entering a forest, perceive the beauty of the forest and you feel to be in a complete harmony with it, then, intuitively, you are in peace with the Deities. They are an essential part of our real nature, our Deep Nature, and when we are separated by our real nature we live in the fear. Perceiving such normality means giving a real sense to our lives.

Undertaking the Roman Via to the Deities implies a path to awakening: with the practice of continuing consciousness and awareness we undertake our walking knowing that taking the path is more important than the destination itself
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mercoledì 27 gennaio 2016

Stupidità ed Ignoranza

La stupidità e l'ignoranza viaggiano sempre insieme. Quando non si capisce il valore ed il significato delle cose si finisce con il fare delle azioni veramente stupide.

Nascondere una statua perchè può offendere il senso del pudore di qualcuno è un gesto stupido mosso da ignoranza. Nel caso della recente copertura della Venere Capitolina, gesto adottato proprio per difendere il senso del pudore di un ospite straniero, abbiamo avuto una bella commistione fra stupidità ed ignoranza.


L'ignoranza ha in primo luogo convinto qualcuno che un'opera d'arte possa essere considerata alla stregua di un'immagine pornografica. La statua di Venere è quindi "pornografia", una pornografia che magari può essere accettata in certe condizioni, ma non in altre. Chi ha preso questo decisione non ha visto quindi l'opera d'arte, ma solo un manufatto osceno.

Ma c'è di peggio. Come ho avuto modo di scrivere in uno specifico post, la nudità di Venere (perchè è di questo che stiamo parlando) non ha nulla a che vedere con l'oscenità o la sessualità in senso profano. Chi ha una conoscenza minima della Spiritualità Tradizionale Romana, conosce perfettamente la complessa simbologia che viene descritta dalla nudità di Venere. Anche in questo caso l'ignoranza ha giocato un brutto scherzo tale da spingere qualcuno a prendere una decisione stupida.

E' evidente che non pretendo che certe cose siano a conoscenza di tutti, ma almeno avere una consapevolezza del valore e del significato dell'arte, questo penso che sia il minimo che si possa pretendere. 

Molti si sono quindi offesi e indignati. Direi che l'unico che si sarebbe dovuto realmente offendere avrebbe dovuto essere l'ospite straniero il quale è stato trattato come uno sciocco ignorante incapace di riconoscere e valutare in modo sereno e maturo il significato di un'opera d'arte: non è da escludere che il personaggio in questione abbia anche qualche conoscenza sulla simbologia antica. Chi può dirlo?

La cosa invece che mi dà una certa soddisfazione è invece notare come la Spiritualità Tradizionale Antica, attraverso le sue espressioni, sia ancora una forza molto potente, tale da creare notevoli preoccupazioni ed inquietudini nelle menti dei "monoteisti", che, con occasioni come questa, non mancano mai di dimostrare la loro ignoranza, stupidità ed inclinazione strutturale alla profanità ed alla immaturità culturale e psicologica . 

Una statua di una grande Dea, quale è Venere, è ancor oggi capace di turbare: in questo si cela la sua potenza. La sua presenza infastidisce, oggi come qualche secolo fa quando i cristiani zelanti correvano ovunque a distruggere templi e statue (un po' come a Palmira oggi del resto).

Ogni ulteriore commento è superfluo.





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