Quando in un bosco ne percepisci la bellezza e diventi tutt'uno con il bosco, allora, intuitivamente, sei in armonia e in pace con le Dee e con gli Dei. Essi sono parte della nostra vera natura, la nostra Natura Profonda, e quando siamo separati dalla nostra vera natura, viviamo nella paura. Percepire questa normalità vuol dire dare un senso reale al vivere che è insito in tutte le cose.

Intraprendere la Via Romana al Divino significa iniziare un percorso di risveglio: praticando l'attenzione e la consapevolezza continua ci incamminiamo lungo una strada sapendo che ciò che conta è il cammino per sè più che la destinazione.

When you, entering a forest, perceive the beauty of the forest and you feel to be in a complete harmony with it, then, intuitively, you are in peace with the Deities. They are an essential part of our real nature, our Deep Nature, and when we are separated by our real nature we live in the fear. Perceiving such normality means giving a real sense to our lives.

Undertaking the Roman Via to the Deities implies a path to awakening: with the practice of continuing consciousness and awareness we undertake our walking knowing that taking the path is more important than the destination itself
.

martedì 5 marzo 2013

Vitis - Disciplina

In un mio precedente post ho accennato al significato del baculum come simbolo e strumento caratteristico della Cultrix e del Cultor. Il baculum rappresenta una sorta di prima "chiave" di base relativa al primo "sigillo" connesso a Fides (Fiducia). Senza Baculum-Fides (nei confronti degli Dei e delle Dee) non abbiamo appoggio e lungo il nostro cammino sulla Via rischiamo di cadere.

In questo post voglio fornire qualche indicazione sommaria su un secondo strumento-simbolo che funge da chiave per il secondo "sigillo". Si tratta della vitis: essa infatti è il simbolo della Mater e del Pater Familias ovvero il gradino successivo dopo quello del Cultor/Cultrix.

 La vitis in origine era un bastone fatto di legno di vite (da cui viene il suo nome) che il centurione usava per comminare le pene corporali ai legionari indisciplinati. Allo stesso modo il pater e la mater familias utilizzavano la vitis per punire i figli. Era quindi un bastone flessibile che si piegava e non si spezzava mai, come una frusta.

E' evidente che oggi non si può immaginare la vitis come strumento di punizione corporale. Tuttavia essa continua a rappresentare, come in passato, la disciplina. Mentre quindi in passato la vitis veniva impiegata per imporre la disciplina sugli altri, oggi un pater ed una mater familias portano la vitis per simboleggiare la disciplina che essi impongono a sè stessi. Come può infatti un genitore costituire un esempio ed un modello positivo nei confronti dei figli se non rispetta un codice di comportamento ovvero non si impone una disciplina personale?

La disciplina personale infatti è la precondizione per vincere i due mali peggiori che possono affliggere un Cultor o una Cultrix ovvero l'avidità e l'ira. Vincere l'avidità e l'ira significa frenare gli istinti peggiori dell'uomo e della donna comune: praticare la disciplina personale significa vincere il proprio Ego, superare il caos interiore e raggiungere uno stato di calma ed imperturbabilità.

Come il Baculum-Fides ci fornisce l'appoggio per incamminarci sulla Via, la Vitis-Disciplina ci fornisce la forza ed il coraggio di proseguire lungo il cammino.

La Disciplina non è il rigore assoluto e la rigidità del comportamento. Vuol dire anzi vivere con leggerezza e presenza mentale perchè si tratta di conquistare la "calma" e padroneggiare una forza tranquilla. Praticare la disciplina personale significa fondamentalmente seguire i 5 voti e mantenere sempre il controllo e la padronanza di sè: essere sempre consapevoli delle proprie azioni è il primo passo per praticare la disciplina personale, vincere le inquitudini e le illusioni.

La vitis presenta inoltre un simbolismo molto complesso di cui fornisco solo alcuni brevissimi accenni.


Il tronco della vite si attorciglia come un serpente (simbologia del serpente) intorno al sostegno (simbolo assiale) assumendo la forma di una spirale. La stessa corteccia della vite presenta il disegno di una spirale. Da una parte allora grazie alla Disciplina possiamo attivare una forza interiore che si dipana e si libera con il movimento di una spirale. Dall'altro la vite, con la sua spiralità, simboleggia "l'ascensione", "l'elevazione": troviamo questa simbologia anche nelle colonne vitinee o tortili. Queste colonne, che sono delle vere e proprie vitis, rappresentano il cammino e le volute del fumo ("le colonne di fumo") che salgono verso il cielo disegnando fisicamente il "percorso ascensionale".

Grazie alla disciplina personale è possibile attivare questo movimento spiroidale che simboleggia la continuità fra i diversi stati dell'essere che si trovano su piani esistenziali diversi e sovrapposti superando quindi lo status di uomo e donna "comuni". 


Nessun commento: