Quando in un bosco ne percepisci la bellezza e diventi tutt'uno con il bosco, allora, intuitivamente, sei in armonia e in pace con le Dee e con gli Dei. Essi sono parte della nostra vera natura, la nostra Natura Profonda, e quando siamo separati dalla nostra vera natura, viviamo nella paura. Percepire questa normalità vuol dire dare un senso reale al vivere che è insito in tutte le cose.

Intraprendere la Via Romana al Divino significa iniziare un percorso di risveglio: praticando l'attenzione e la consapevolezza continua ci incamminiamo lungo una strada sapendo che ciò che conta è il cammino per sè più che la destinazione.

When you, entering a forest, perceive the beauty of the forest and you feel to be in a complete harmony with it, then, intuitively, you are in peace with the Deities. They are an essential part of our real nature, our Deep Nature, and when we are separated by our real nature we live in the fear. Perceiving such normality means giving a real sense to our lives.

Undertaking the Roman Via to the Deities implies a path to awakening: with the practice of continuing consciousness and awareness we undertake our walking knowing that taking the path is more important than the destination itself
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giovedì 8 novembre 2012

L'ulivo

In questo periodo dell'anno nei Paesi del Mediterraneo ci si dedica alla raccolta delle olive. Per questo motivo dedico allora questo post ad un albero che detiene un ruolo molto importante nella Religione Tradizionale Romana: l'Ulivo.

Ci tengo a precisare che quando parlo di alberi, in questo caso come in altri post, non lo faccio con riferimento a criteri storici relativi alla Cultura Romana nè tantomeno a criteri di antropologia culturale. Quello che intendo fare è semplicemente fornire una prospettiva secondo la quale, a mio parere, un Cultor o una Cultrix dovrebbero considerare oggi gli alberi come manifestazione vivente ed attuale del Divino. 

Oggi, come in passato, non esiste frutto più utile dell'oliva e non possiamo immaginare il paesaggio mediterraneo senza gli ulivi. Le olive vengono normalmente consumate come alimento, ma l'olio in particolare è alla base della nostra dieta quotidiana i cui benefici per la salute sono oggi convalidati dalla scienza. 

L'ulivo è un albero cosmico per definizione: è "Albero di Vita".

L'olio è un alimento sacro: talmente sacro da essere utilizzato per "consacrare" (consegnare agli Dei/Dee).

L'ulivo è un albero sacro in primo luogo a Minerva. Si può pensare che il collegamento fra l'ulivo e Minerva sia dovuto al fatto che l'olio anticamente veniva usato per alimentare le lanterne: l'olio quindi è "apportatore di luce". Poichè Minerva simbolegga la Luce della Ragione, l'olio viene collegato a questa Dea come la civetta che può vedere nelle tenebre.

L'ulivo è anche consacrato a Cerere perchè è un albero che fornisce alimento agli uomini.

Il legno d'ulivo è il materiale principale per realizzare immagini simboliche divine. Abbattere o bruciare un ulivo senza necessità è un'offesa a tutti gli Dei e a tutte le Dee in particolare Minerva e Cerere.
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Dopo la roccolta delle olive verso la metà di Novembre, di solito organizziamo una cena con tutta la famiglia e gli amici per celebrare l'Olio Nuovo. Questa cena viene fatta a base di pane aglio e olio: l'olio viene usato per condire piatti di legumi (fagioli, ceci, lenticchie) e cipolle. 

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