Quando in un bosco ne percepisci la bellezza e diventi tutt'uno con il bosco, allora, intuitivamente, sei in armonia e in pace con le Dee e con gli Dei. Essi sono parte della nostra vera natura, la nostra Natura Profonda, e quando siamo separati dalla nostra vera natura, viviamo nella paura. Percepire questa normalità vuol dire dare un senso reale al vivere che è insito in tutte le cose.

Intraprendere la Via Romana al Divino significa iniziare un percorso di risveglio: praticando l'attenzione e la consapevolezza continua ci incamminiamo lungo una strada sapendo che ciò che conta è il cammino per sè più che la destinazione.

When you, entering a forest, perceive the beauty of the forest and you feel to be in a complete harmony with it, then, intuitively, you are in peace with the Deities. They are an essential part of our real nature, our Deep Nature, and when we are separated by our real nature we live in the fear. Perceiving such normality means giving a real sense to our lives.

Undertaking the Roman Via to the Deities implies a path to awakening: with the practice of continuing consciousness and awareness we undertake our walking knowing that taking the path is more important than the destination itself
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martedì 9 ottobre 2012

Pomona

Durante l'estate abbiamo raccolto e gustato una grande varietà di frutta e verdura dell'orto. Anche l'autunno, ed in particolare il mese di ottobre, è un periodo di raccolta. Basta pensare alla vendemmia che ci darà il vino e alla raccolta delle olive che ci doneranno l'olio: in entrambi i casi si tratta di alimenti particolarmente importanti anche per la stessa Religione Tradizionale Romana in quanto "doni divini" della Natura.

Questo periodo allora deve essere dedicato alla sacralizzazione di quella fondamentale forza della Natura che ci dona così tanti frutti, indispensabili alla nostra vita ed essenziali per la nostra stessa salute. La sacralizzazione di questa forza si ritrova in Pomona.

Pomona, che disponeva di un apposito Flamen (Flamen Pomonalis), non dispone di una festa fissa, ma di una festa mobile perchè dipendeva dalla maturazione dei raccolti. Essa non ha una raffigurazione antropomorfa, ma, anche secondo la tradizione più antica, viene raffigurata come un cesto di vimini pieno di frutti e di verdure. 

Pomona viene definita "la Benefica" e dà protezione in particolare agli alberi da frutto. I frutti sono pertanto un "dono di Pomona". Essa è legata a Vertumno che rappresenta la sacralizzazione del cambiamento delle stagioni.

Bisogna ricordare che il termine latino fructus non significa "frutto", ma "ricompensa", "beneficio" (da cui deriva ad esempio il termine "usufrutto"). Fructus è quindi il beneficio derivante dai beni della Terra e della Natura. Fructuosus è quindi ciò che è fecondo e fertile. Pomona in primo luogo apporta benefici e quindi frutti. 

Frutto il latino si esprime con il termine pomum: l'albero da frutto si chiama pomus.  

Ho costruito, con frammenti di un Inno Omerico e di un Inno Orfico, questo inno da recitare offrendo a Pomona un cesto di frutta affinchè continui a concederci i suoi benefici. Pomona ci ricorda inoltre la semplicità e la ricchezza della Natura e del suo continuo fluire.
Pomona ci aiuta nel recuperare questa consapevolezza.

Invocazione a Pomona

Grazie a te le donne e gli uomini 
hanno prole e buoni raccolti
Tu che hai potere di dare e di togliere
Beato colui che onori con il tuo cuore benigno
Hai in abbondanza ogni cosa
La Terra vitale si carica di frutti
Premia benigna il mio canto
con benefica prosperità

Per Te
il mondo ben costruito
per legge eterna
si muove con ritmo possente

Matura, o Dea beata, i dolcissimi frutti
e con benigno cuore assisti alle stagioni feconde


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